venerdì 28 maggio 2010

Ritornano "I Protagonisti" direttamente dalla cena del 21 maggio 2010! Che serata...

Ecco gli scatti della cena della squadra. Ci scusiamo per la scarsa qualità ma in certi frangenti è difficile essere lucidi...anche per i giornalisti!

Qui si era già ad un buon punto...della cena ovvio.








...gruppetti qua e là a favor di camera...oh ma quello non è il Bas? Che ci fa lì, non dovrebbe essere a Manchester? Chi lo ha invitato? ;-)






"I senatori"...Denis non poteva mancare...








Ancora "senatori" in compagnia del Claudio...el cogo dei deliziosi primi della casa ed esperto di calcio nonchè ex arbitro.







...2 che si atteggiano...perchè sanno il fatto loro...eh?! ;-)









L' ultimo sposo e il prossimo del 5 giugno, attento Tony...Marco te ga spiegà ben come la funziona.






qua si passa a livelli da Holliwood!








...decisamente Holliwood...ma anche decisamente "Berlusconiani"!








fatto sta che dopo scomizia a far caldo e allora bison provvedere...
"dai se scherza Nando a ghè solo acqua nel bicer e chi davanti!"







...ma l'acqua sembra non fare effetto...sè tutto innebbià...








Alo: "Papà! Papà...tutto a posto?"
Nando: "Si si va tranquillooooooooo"







Almeno quattro risate speremo de averle fatte fare...ciao a tutti e continuate a seguirci perchè qua non si dorme mai!

giovedì 20 maggio 2010

Finalmente! Ritroviamo il nostro terreno di gioco!

Ci siamo. Dopo tanto tempo e difficoltà è iniziata la sistemazione del nostro amato e mai dimenticato campo da calcio di Zimella. Sono previsti e già iniziati una serie di interventi specifici per far sì che la prossima stagione calcistica venga disputata qui a Zimella a partire dal mese di settembre. Dopo un anno travagliato e di continue trasferte in ogni dove ora possiamo ritornare a casa...perchè da qui è partito tutto da sempre!







lunedì 3 maggio 2010

Il Punto.

Con il campionato terminato Pelle non si stanca mai però di scrivere ai propri visitatori del sito (un grazie sentitissimo) e lo fa riaprendo alcuni dibattiti che facendo zapping in tv mi hanno lasciato un pò perplesso. Ovviamente stiamo parlando di calcio e lo scrivo qui solo per ricordare che il "Punto di Pelle" esiste già e per tutta l'estate continuerà (ogni qual volta) ad essere aggiornato e riempito quando servirà. In questo blog parliamo di sport e di sport ora parlo. Mi scuso se non c'è mai stato il tempo prima.

Il Punto. Mi vorrei questa volta soffermare su di un episodio, o meglio, su di una partita che non mi ha sorpreso nè per il risultato, nè sulla prestazione di entrambe le squadre e neanche sul modo di "tifare" il calcio. Ma mi ha lasciato dell'amaro in bocca sui modi (giornalisticamente parlando) di intendere la parola calcio nello sport e sul modo di trasmetterla attraverso i media.

Arrivo al dunque. Lazio - Inter. Se avessi dovuto pronosticarla tale gara avrei garantito la vittoria dell'Inter ma non per demeriti laziali (attenti bene) ma semplicemente perchè l'inter è la più forte e non avrebbe lasciato la Roma in testa.

Purtroppo molte considerazioni che si fanno (anche adesso) risultano superficiali e non attinenti al periodo che stiamo vivendo ma probabilmente l'abitudine tutta italiana di allargare i confini dove non serve è quotidianità e quindi ne vale la mia precisazione.

Si parla molto di buon senso e di "Regole" nel calcio. Ma come si fa a pretendere buon senso e regolarità in tutti i sensi se le pressioni dei media ci costringono sempre e solo a parlare di ciò che non serve? Allargando perciò i confini e non centrando il vero problema. Le conseguenze sono molteplici. Mi aveva molto colpito il romanista De Rossi quando sabato dopo Parma-Roma quasi come un fratello tifava Lazio per sperare ancora. E lì c'avevo visto quasi un colpo di scena: una pace fra gemelli? E invece no. Il solito egoismo di non accettare mai il verdetto, guardando solo ciò che lo sport ci fa ancora godere.

Ma la colpa non è neanche del tifoso, ma di chi mette il tifoso nella condizione di non vivere il calcio come viene, tifando ma non odiando. Anche in altri ambiti (extra sportivi) non esiste questo modo di procedere, per non parlare delle istituzioni che insegnano ciò che è giusto e ciò che è sbagliato ma non aiutano le persone ad applicarle nel senso giusto. Perchè suggiogate solo dalla volontà di eccedere e non dal buon vivere.

Per concludere. Non dico che i media debbano scannarsi per farsì ci sia sempre buon senso in tutte le cose. Farebbe sempre la scelta sbagliata perchè non arriverebbe al punto.

Devono essere le persone, che rappresentano tale istituzioni, ad impartire lezioni di vita. Non solo insegnando. Deve essere la prima categoria che deve applicre la giusta logica e il giusto senso su ogni questione, in ogni ambito, in qualunque campo per essere davvero un modello al quale ispirarsi e impartire lezioni di vita.

Quello che vediamo è il risultato di tale esempio. I tifosi non c'entrano.